lunedì 11 febbraio 2013

Avanti un altro! - Recensione


Dopo la prima e fortunata edizione del 2011, nella stagione televisiva 2012/2013 è ritornato l'anomalo quiz "Avanti un altro!", il preserale di Canale 5 condotto dal duo Bonolis-Laurenti.
Una volta tanto siamo difronte ad un format tutto italiano, ideato e confezionato da Bonolis stesso e sul quale Mediaset ha puntato molto, a giudicare (col senno di poi) dai felici risultati di ascolto incassati dal game show.

Come ho anticipato, e come lo stesso Bonolis non perde tempo a ricordare in ogni puntata, siamo d'innanzi ad un quiz "anomalo" per almeno due motivi: il primo è, come già detto, la proprietà del quiz che è tutta italiana e la seconda è relativa alle dinamiche proprie del gioco, strutturato in modo semplice (per non dire elementare) ma efficacie: al concorrente viene sottoposta una categoria formata da 4 domande ed il turno viene passato se si danno 3 risposte esatte. Se si risponde errato per 2 volte si viene eliminati e "avanti un altro!". Questa visione del quiz non contempla, e neppure ha intenzione di farlo, una difficoltà nelle domande e neppure esige determinate abilità da parte del concorrente, ponendosi più come allegoria di quiz che come gioco canonico vero e proprio: poco importa quindi se le domande risultano banali, sciocche, ridicole o al limite della mediocrità, l'importante è farsi due risate e se si risponde correttamente tanto meglio. Ma la vera particolarità del programma è relegata al gioco finale, la cui peculiarità consiste nel dare una ventina di risposte errate da parte del concorrente ad altrettante domande semplici. Nonostante l'apparente semplicità del gioco, esso trasmette una sensazione ansiogena ed al contempo di competizione da non sottovalutare e che rappresenta il vero pezzo forte del game show.

Non essendo Bonolis uno sprovveduto, appare chiaro che una strategia di gioco talmente basica come questa non avrebbe garantito né un vivo interesse nel telespettatore e neppure dei risultati d'ascolto decorosi, per cui si è pensato d'intercalare nel programma vari personaggi che di tanto in tanto irrompono in scena sottoponendo al concorrente delle domande specifiche. La particolarità di questi personaggi è quella di essere stati pensati per avere una forte caratterizzazione, pur essendo le loro apparizioni del tutto fugaci e di breve respiro, dando vita spesso a circostanze e momenti umoristici e talvolta grotteschi, come nel caso del personaggio dello "Iettatore", una sottospecie di figura amante del macabro che sottopone domande inerenti il mondo dell'occulto; oppure si può citare "Lo scienziato pazzo" dall'accento tedesco più che maccheronico che propina esperimenti di fisica di una semplicità imbarazzante; così come appare bizzarro il gaglioffo personaggio dell'"Atleta totale italiano", una sorta di superuomo sportivo che in realtà appare del tutto inetto a qualsivoglia attività fisica.

Nel programma, oltre alla presenza del succitato Iettatore che in un certo senso sbeffeggia il macabro, dilaga anche un clima apotropaico e di sfottò latente nei confronti della morte, individuabile dalla canzone d'apertura del programma cantata da Laurenti dall'inequivocabile titolo "Ricordati che devi morire".
Un altro elemento di pura goliardia è rappresentato dai ripetuti riferimenti a Carlo Conti e all'"Eredità", il quiz di Rai 1 concorrente ad "Avanti un altro!": spesso Bonolis fa riferimento al programma di Conti sottolineando con finto disappunto come il quiz di Canale 5 sia un coacervo di pazzi scatenati mentre all'"Eredità" regna la pace e non succede mai alcunché d'imprevedibile. Bisogna però ammettere che questa tendenziosa sicumera di Bonolis nei riguardi del programma di Conti non troverebbe ragione d'esistere se gli ascolti di "Avanti un altro!" non rasentassero quota 4 milioni di spettatori, segno che una fetta di pubblico dell'"Eredità" è stato sottratto a Rai 1 per merito dell'anomalia del quiz di Canale 5.
Grazie al ritmo serrato che connota la somministrazione delle domande, la facilità di sostituzione dei concorrenti e le brevi apparizioni dei personaggi che popolano il "minimondo", il quiz assume un dinamismo ed una velocità tali da renderlo fortemente attrattivo, andando contro le regole canoniche che reggono questo genere televisivo e dando gli albori ad un incrocio fra un quiz ed un varietà. Ad aggiungere un elemento di vivacità all'intero programma ci pensa la coppia Bonolis-Laurenti, artefice di siparietti comici e situazioni goliardiche spesso del tutto improvvisate e che testimoniano l'affiatamento della coppia.

Un elemento negativo si riscontra però anche in questo programma, in particolare nell'uso e abuso di tre protagoniste femminili che popolano il minimondo: la "Bonas", la "Supplente" e la "Dottoressa", tre esemplari femminili dai seni più che prosperosi che compaiono in scena quasi a dare dimostrazione delle loro generose scollature piuttosto che dare  peso alla domanda da porre al concorrente. Queste tre signorine verrebbe da pensare che vengono utilizzate ancora una volta come elemento d'attrattiva per quel pubblico maschile formato da marpioni arrapati in perenne stato di perversione, utili quindi al solo scopo di alzare gli ascolti, come se il ricorso a questi vetusti mezzucci da avanspettacolo risultassero ancora efficaci al raggiungimento di questi intenti. Bisogna notare che esiste anche una controparte maschile, il "Bonus", un ragazzotto atletico e americaneggiante che però la sola parte scoperta che ha sono i piedi.

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